Guillaume-Albert-Wladimir-Alexandre Apollinaire de Kostrowitzky, ritenuto da molti il maggior poeta francese del Novecento, nacque a Roma il 26 agosto 1880 da Angelica de Kostrowitzky, avventuriera polacca, e da padre ignoto (ma si suppone fosse Francesco Flugi d’Aspromonte, militare di carriera nell’armata borbonica). Di cultura francese – dopo aver studiato a Monaco si trasferì definitivamente a Parigi nel 1899 –, risentì sempre del suo essere apolide, specie nel 1911 quando fu coinvolto nel furto della Gioconda. La guerra venne allora vissuta come mezzo di riscatto e la ferita alla tempia fu la sua “legion d’onore”. Ancora debole, morì il 9 novembre 1918 in seguito a un attacco di febbre spagnola. Giornalista, critico e teorico letterario e artistico, rappresenta nella poesia, nella prosa e nel teatro una modernità aperta alle nuove ricerche del secolo.
Gabriel-Aldo Bertozzi, fondatore dell’Inismo (Parigi, 1980), professore universitario, accademico (ufficiale nell’Ordine delle Palme Accademiche della Repubblica francese) artista, teorico dell’arte e della letteratura, drammaturgo, viaggiatore, condirettore della rivista Bérénice. È tra i massimi conoscitori di Rimbaud e di Apollinaire. Ha diretto la pubblicazione delle opere complete di Charles Cros (Mondadori) e di Maurice Leblanc, creatore d’Arsenio Lupin (Newton Compton) ed è autore dei due romanzi francesi Retour à Zanzibar e Arcanes du désir.